sabato 7 gennaio 2012

Mente locale

Sto facendo mente locale, nel senso letterale del termine.
Sto preparandomi a tornare a casa (state sempre tranquilli e abbiate fede, fra poco finirà questo esilio da pepetrolio e potrò finalmente raccontarvi cosa sta succedendo nella mia vita) e, come sempre, tutto parte dal giardino e dall'orto.
Innanzitutto le olive: stanno bene. A fine dicembre, come previsto, ho rifatto la salamoia e le ho rinvasate. All'assaggio sono buonissime, non l'ho detto solo io che sono di parte, ma anche il marito, risaputamente scettico sulle mie capacità di autoproduzione. L'unico difetto è stato un leggero "tappo" di muffa sopra, all'apertura del tappo.
 Rassicurata dal fatto che non può essere botulino, perché le soluzioni di sale oltre il dieci per cento scongiurano qualsiasi fungo e battero mortale, mi sono limitata a rimuoverlo e a bollire di nuovo i vasi prima di rimettere le olive.
Ho letto sul web che è abbastanza normale, qualcuno dice addirittura si tratti di una copertina protettiva naturale.
In ogni caso la vox populi - di cui mi fido parecchio, c'è chi la chiama sapere collettivo - consigliava una fetta di agrume acido per scongiurare le muffe, quindi tre fette di arancia sono andate a chiudere i miei vasetti. Vi riaggiorno il 26 gennaio, all'apertura per la nuova salamoia, l'ultima, di conservazione.
Nel frattempo ho potato corte corte tutte le rose tranne quella gialla rampicante, che sarà tagliata oggi. Ho in cucina un commovente vasetto con i boccioli di gennaio della rosellina selvatica, quella piccola e sottile. Erano gli ultimi fiorellini sulle cime più alte, li ho tagliati con la potatura e sono sbocciati in vaso, a finire una stagione di rose ormai lunghissima, che me le fa amare ancora di più.
Le talee stanno bene, se tutto procede l'anno prossimo ci saranno tre nuove piante.
Questa mattina, poi, ho fatto l'elenco di quello che mi servirà per la primavera che sento già avvicinare (sono ottimista, in questo periodo). Ho suddiviso gli appunti in orto e giardino, ve li riporto qui. E' un elenco semplice e un po' banale, ma è bello pensarlo in una mattina di gennaio...
Allora, cominciamo.

ORTO:
Quest'anno si passa dalle cassettine sperimentali dell'anno scorso alle vasche grandi, quelle lunghe un metro e profonde sessanta centimetri. Le metterò sempre sui gradoni della struttura in metallo, per sfruttare meglio spazio e sole e anche per alzarle da terra, così i gatti non ci razzolano dentro.

A disposizione ci sono:
- semi di pomodori cuore di bue.
- semi di peperoni di Verona, gialli.
- menta, che si autosemina e quindi rinascerà presto.
- melissa, idem.
- timo, che sta benissimo.
- rosmarino, ormai di quattro anni.
- peperoncini, speriamo. Stanno resistendo coperti sotto il portico, speriamo ce la facciano.
- fragole, ribes e more, sperando che quest'anno fruttifichino come si deve.
- la lavanda inglese, che fa parte dell'orto.

Ho pensato che le vasche le disporrò così, comprando nuovi semi e usando quello che ho già:
- per i pomodori mi serviranno semi di tagete (che dicono tutti allontanino gli afidi) e basilico, che è un buon compagno perché vuole molta acqua.
- semi di nasturzio e calendula accompagneranno i peperoni.
- semi di pisello odoroso nano, ma leggermente rampicante, faranno da spalla alle zucchine.
- ricomprerò la salvia, sperando non faccia la triste fine dello scorso anno.
- sperimenterò le melanzane, che mi piacciono tanto, per la prima volta.

Le altre aromatiche resteranno al loro posto perché stanno bene così, mentre dovrò pensare se rinvasare le fragole in un contenitore grande, non alla base di altre piante, per far prendere loro più sole e aumentare una produzione che quest'anno è stata proprio deludente.
Ribes e more le lascio stare, non le poto nemmeno. Voglio pensare che lo scorso anno avessero sofferto troppo nel vivaio dove ho preso le piante e che quest'anno, più felici, facciano fiori e frutti.

GIARDINO:
Poche cose da fare, in giardino.
Ci sono da rinvasare:
- i glicini, che ormai hanno solo radici e niente terra.
- tre oleandri che sono cresciuti tanto, più le talee che hanno radicato (penso siano quattro nuove piante, in tutto, ma aspetto la fine dell'inverno per giudicare).
- la rosa antica bellissima e monofiore, che viene dalla campagna.
- il limone, che è raddoppiato in un anno.
- il rincosperno con il vaso minuscolo che sta sotto il portico.
Due nuovi alberelli: il melograno, che e' bello in tutte le stagioni, e il calicanto, per il suo profumo d'inverno.
In più dovrò concimare tutto e comperare presto i semi delle begonie, che sistemerò ai piedi di tutte le piante grandi, nelle loro piccole cassette dove mi danno serenità con i loro semplici cuscini di foglie vellutate, a cui non serve nulla per essere felici.

Ecco qui la mia mente locale, per tornare qui, nel mio giardino, nella primavera che verrà.
Buoni piani a tutti per il nuovo anno.

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