martedì 30 agosto 2011

Occhi tondi è tornata a casa

Faticoso, traumatizzante, foriero di pensieri sulla sostenibilità dello sviluppo, fatto di cemento armato, animali di ogni tipo in padella che stringono il cuore, piante miracolose in mezzo al traffico, cieli bianchi e aria densa come panna, che non ossigena il cervello. 
Razzista e arrabbiato per un popolo che ha dimenticato la sua storia e che pensa che tutto ciò che non si vende non abbia valore. 
Falso, come tutto quello che si vede e si fa, come il sorriso di un bambino che ha senso solo dentro l'obiettivo di una macchina fotografica. 
Divertente malgrado tutto, grazie alla sacrosanta capacità di ridere prima di disperarsi, senza dimenticare di pensare. 
Questo è stato il nostro viaggio. 
Ho tanto da scrivere e tanto da raccontare, lo farò presto.
Il giardino mi ha aspettata, resistendo come poteva, ingrigendosi e ammalandosi un po', ma non abbastanza per non essere recuperato.
I gatti anche, a modo loro, nascondendosi da tutti finchè non hanno sentito la mia voce e tornando in piena notte, pieni di fusa. Come spiegare loro che ogni tanto è necessario andare?
Sono nella mia casa e la mia casa mi sembra bellissima. 
Mi è mancato tutto.
Mi è mancato tanto anche pepetrolio.
Ma adesso occhi tondi (dal punto di vista cinese) è tornata.
A presto.

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