sabato 30 luglio 2011

Giardino culinario (o la casa delle streghe)

E' come la vecchia barzelletta dei doni, quella che non si puo' essere contemporaneamente onesti, intelligenti e votare Forza Italia.
Io so far venire su le piante abbastanza bene e cucino abbastanza male.
Peccato perche' fra le due cose ci sarebbe una piacevole connessione.
Ho quantita' industriali di basilico bellissimo che ho cresciuto da seme. Fa un profumo incredibile, si sente in meta' giardino. In piu' ho del basilico adottivo, che mi ha lasciato il mio amico che e' andato prima per lavoro poi per vacanza in Africa e non se ne poteva occupare.
Oggi ho fatto il pesto. Ho persino comprato il mortaio a mano al mercato, di legno d'ulivo, per farlo come si deve. L'aglio me l'aveva regalato Ciro, viene dall'orto in campagna. Sta appeso a cacciare le streghe e a rovinarci irrimediabilmente l'alito. I pinoli li ho comprati, non so neanche come sia fatta la pianta. Mai visto venire i pinoli da un pino.
Ho pestato coscienziosamente, ma non e' venuto niente. Le foglie si sono spappolate, ma non mischiate ai pinoli, come se si ribellassero al loro destino alimentare, come se dichiarassero al mondo che loro avevano altre aspirazioni, molto piu' alte che accompagnarsi alle trofie.
Sono rimaste un po' legnose, le nervature come vene troppo grosse per farsi vincere dalle mie forze manuali.
Mah. Forse non sono capace io e pesto in modo troppo svogliato.
Forse faccio crescere piante spiritate e troppo ambiziose.
Forse l'aglio non funziona e in realta' le streghe abitano in mezzo al basilico.

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