sabato 10 marzo 2012

Benvenuta

Benvenuta bambina mia.
Benvenuta che mi vengono le lacrime agli occhi a pensare che allora e' vero, che allora sei li' e stai bene e cresci. A pensare che sei femmina, come non ho mai immaginato davvero potessi non essere.
Benvenuta nella mia pancia dove stai da un sacco di tempo, a bere un po' del mio caffelatte la mattina, a ingozzarti di ceci come me, a spaventarti di nulla in macchina e a distrarti in questi giorni di lavoro improbabile, con la primavera che si sa sta arrivando! Che e' gia' li' ad aspettare, come faccio io con te.
Benvenuta bambina con le mani gia' sporche di terra, per tutti quei trapianti fatti quando non sapevo ancora tu ci fossi, per tutte le verdure in semente preparate in questo mese per dimenticare che fosse ancora freddo, ancora febbraio. 
Te ne fregherai dei pomodori, quando uscirai di li', ma vorrei che il loro rosso, il verde del basilico, il viola delle melanzane fossero li' ad aspettare i tuoi occhi nuovi nuovi, per stupirti e farti capire in quale posto divertente, tutto sommato, tu sia capitata.
Benvenuta nella citta' bassotto che ti prometto non vedrai e non vivrai nella sua piccolezza e soprattutto benvenuta a casa tua, nel tuo giardino che spero ti piacera', perche' e' fatto su misura delle mie fantasie di quando ero grande come sarai tu fra poco.
In questi giorni e' morto Lucio Dalla e continuo a canticchiare la prima canzone che il tuo nonno a venire ha cantato quando ha saputo che c'eri tu in arrivo.
"se sara' femmina si chiamera' futura". 
Perche' come tutte le bambine anche tu porti sulle spalle generazioni di aspettative. Molte piu' di quelle che avrebbe portato il tuo fratello che non e' stato. Hai gia' sulla tua schiena ad arco, dove si contano tutte le vertebre perche' l'ecografia ti fa trasparente, il peso delle donne che non ce l'hanno fatta, che sono state schiave, che hanno pianto di rabbia per uomini meno in gamba di loro che schiacciavano loro i piedi e la testa.
Da parte mia, cerchero' di farti portare con leggerezza il senso di riscatto che so non potrai non avvertire. Avrai fiori e altalene per distrarti, perche' non c'e' niente di piu' bello di avere solo il cielo sopra e pensare che tu ci stai andando come un proiettile e che scenderai solo per prendere di nuovo la spinta.
Benvenuta, bambina, che solo adesso sembri vera a tutti quanti, solo adesso sei davvero scesa dalla luna per venire a casa, in ufficio, in mensa, in eterne riunioni noiose. 
La gente riesce a immaginarci tutte e due come una matrioska, che non vedi la bambola piccola ma sai che c'e' e io, finalmente, faccio pace com te, alieno che te ne stai li' a parlarmi col tuo linguaggio di pugni.
Mettiamoci d'accordo, bambina mia. Tu stai li', a crescere e a maturare. Cerca di venire bene, bella intera, tutta funzionante. Mangiami finche' ti pare, basta che ti impegni nel tuo lavoro di oggi. 
Io faro' il mio e ti preparero' il nido, che e' questa casa ma sono soprattutto io. Mi faro' le spalle solide per quanto posso, cerchero' di essere salda e serena come tu hai bisogno che io sia. Cerchero' di farti ascoltare da tuo padre, che deve imparare a capirti anche se tu ancora i pugni a lui non li puoi dare.
Facciamo tutte e due del nostro meglio, bambina mia che sei la piu' imprevedibile delle promesse, che l'estate arriva presto. 

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