mercoledì 14 marzo 2012

La Signora delle Camelie (e una rivelazione sulle matrioske)

Dopo una notte burrascosa, perche' Leda ha dichiarato guerra al mio intestino al grido di "questo addome e' troppo piccolo per noi due" provocando una delle solite coliche, mi sono svegliata nel mio letto, episodio che gia' tinge di rosa la giornata.
Mi sono alzata, ho guardato i gatti giocare a guardia e ladri con lo sportellino, ho risposto a un paio di mail perche' il capo non dorme mai, ho messo il pane a cuocere (poi vi racconto anche questa, e' una novita' del week end scorso che va sempre sotto il capitolo "zerorelativo fai da te: quello che ingombra lo sgabuzzino di un altro e' quello che hai sempre sognato di possedere").
Poi sono uscita. Oltre alle rose che fanno foglie come se si svegliassero da un sonno di pochi minuti, le talee dell'anno scorso appena piu' timide delle loro sorelle radicate. Oltre il ribes che e' tutto verde e se quest'anno non fa frutti lo elimino. Oltre al limone che lotta insieme a noi per riprendersi dal gelo.
Insomma, oltre a tutto: la Signora delle Camelie, o Sua Signoria la Camelia. Aggraziata nella sua esagerazione, matura e adulta come nessuna delle piante del giardino, saggia nel suo produrre questi grandi boccioli eterni, che pensi non sbocceranno mai invece un mattino eccoli li', enormi e di colore improbabile ed estivo, struggenti nella loro perfezione curata nel dettaglio. E' l'unica nobildonna di un giardino di piante zingare, di piante contadine come la loro padrona. Arriva per prima e resta li', affidabile e solida, con questa classe millenaria che sai non ti abbandonera'.
Benvenuta anche quest'anno, Signora Camelia. L'infante che rotola in pancia ed io le porgiamo i nostri omaggi.

P.S. Ho appena riletto il post e mi sono accorta di un particolare che poteva sonvolgere i miei due lettori occasionali. Esatto, avete capito bene. La matrioska e' completa: Leda (che sarei io) ha in pancia Leda (che sarebbe la bambina). L'unica differenza e' che questo nome la matrioska grande se l'e' scelto, quella piccola se lo trovera' all'anagrafe. Spero che sapere che mi sono sempre chiamata cosi' le dia un'indicazione del fatto che e' stata molto sognata, prima che si degnasse di arrivare qui dentro...

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