Una delle conseguenze peggiori dell'essere incinta - oltre ovviamente all'ipocondria elevata alla seconda, ai disagi psicofisici, all'ascolto eccessivo del corpo e agli innumerevoli prelievi di sangue per gli esami continui - e' l'attacco del marketing, che ti prende vulnerabilissima per i motivi di cui sopra.
Io come potete intuire resisto senza nessun problema all'elemento fashion, che mi interessa come le sorti politiche di Maurizio Gasparri (scusate, ma al momento ce l'ho davanti in televisione). I marchi non mi fanno nessun effetto se non una certa diffidenza. Dico spesso che se avessi fatto una passeggiata di domenica a Bassottiland e avessi visto il quantitativo di Vuitton che girano per strada non avrei mai fatto l'errore di trasferirmi li'. Insomma, se una cosa e' firmata istintivamente cerco di starne alla larga.
Lo stesso effetto me lo fa il made in Italy forzato. Mi interessa che un bene sia ben fatto, che sia controllato, che non lo producano bambini e che non abbia un impatto ambientale devastante. Che poi lo facciano qui o in qualche altra parte del mondo per me e' irrilevante, lo sviluppo del territorio non si fa sostenendo artificialmente aziende e settori morti, ma con ben altre leve.
Persino l'estetica mi interessa fino a un certo punto. Prolificano i passeggini a tre ruote, la versione bimbica delle quattro ruote motrici e dei suv, che non si capisce come migliorino l'esistenza se uno non abita in una baita alpina e va a scalare col pupo (ma a quel punto spero che intervengano i servizi sociali). A me i bambini sembrano tanto belli qualunque cosa abbiano addosso, qualunque veicolo li trasporti, che non riesco a fare davvero caso a quanto e' zen il seggiolone minimalista. Nel mio quartiere c'e' pieno di bambini di famiglie migranti, il cui bilancio non prevede certo la sostituzione del passeggino azzurro con uno rosa perché' la secondogenita e' femmina e l'estetica dell'isolato non ne e' certo danneggiata.
L'attacco del marketing su di me colpisce un'altra leva: la sicurezza e la salute della bambina. Avrei voluto usare una culla di vimini che mi ha fatto Ciro in campagna anni fa, prima che Leda fosse anche solo un'idea. Come resistere pero' al terrore che sia mal costruita, che dondolando la piccola si giri e soffochi? Come si fa a puntare sull'autoproduzione quando il salice curvato puo' finire nell'occhio neonato di questa bimba cosi' difficile da produrre?
La voce del marketing sussurra attraverso quella delle mamme dei forum e ti rende indispensabile lo sterilizzatore a microonde, il nuovo modello di paraspigoli, riduce a una roulette russa il box all'interno del quale sei cresciuta.
Tutto quello che di razionale c'e' in te si ribella a questo sussurro costante e isterico, ma c'e' qualcosa di atavico che ti spinge a tornare un'altra volta su pianetamamma, a suggere pillole di saggezza da quelle che hanno abolito la cannella dalla loro dieta, che hanno allontanato i loro poveri gatti appena rimaste incinte, che non toccano piu' la terra e non lo faranno fare nemmeno alla prole.
Hai pero' ancora una dignita', quindi non molli.
La soluzione pero' c'e' e si chiama passaparola.
Pochi anni prima di te, qualche tua collega e' sicuramente rimasta incinta, qualche maschio e' diventato papa'. Forse hanno ceduto alle vocine urlanti, forse hanno resistito ma i nonni no. E ora si ritrovano con bimbi cresciuti e le case piene di cose sicure, costose, ormai inutili. Di solito ti offrono i loro averi timidissimi, mettendo all'inizio un "se non ti offendi...avrei un seggiolone nuovo usato due volte...", "ho uno sterilizzatore, nuovo sai, me ne hanno regalati quattro".
Insomma, si apre uno scrigno delle meraviglie e dalle case altrui emerge, gratis o a poco prezzo, tutto quello che ti serve. La cosa essenziale e' tenere bene la roba, per passare poi tutto quanto al prossimo che non si offende.
Stamattina con grande gioia sono andata a prendere il lettino di Leda a casa di un collega che sta per lasciare Bassottiland. Mi hanno dato anche i piattini per la pappa e un dosatore per il latte artificiale (non si sa mai). Parlando e' venuto fuori che forse un seggiolone mi attende dalla cognata di sua moglie.
Certo, il lettino e' azzurro e il portapappe arancione. La bambina si formalizzera' perche' non e' rosa? Mi andra' in crisi di identita' come Lady Oscar? Non credo proprio...
Sara' meno bella perche' sara' sfuggita al fashion,alla marca, anche se, purtroppo, non all'ipocondria di sua madre?
Penso proprio di no.
P.S. Oggi abbiamo mangiato le prime olive da un vasetto dei nostri. Mi sono sembrate le piu' buone del mondo.
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