Benedetti siano quattro giorni di fine settimana, svariati venerdi' fittizi per stare col marito, traslocare nella casetta nuova e, domani, raccogliere le olive.
Il giardino e' commovente nella sua autonomia autunnale, con l'umidita' della notte che lo innaffia, le rose bianche che assumono incredibili sfumature di rosa acceso per il freddo della notte. Siamo agli ultimi boccioli, fra un po' si riposeranno, dopo sei mesi di fioriture ininterrotte che non sapro' mai ricompensare, per quanto compost metta sul terreno sfinito.
I glicini perdono le foglie, le inutili piante di more (ormai e' ufficiale, nessuna mora e nessun ribes, ormai non c'e' piu' spazio per le speranze) diventano rosse e intense, i pomodori continuano a fiorire come se non ci fosse mai un domani. Il mio unico limone si fa giallo, l'albero cresce, cosi' come le ortensie: i fiori, che ho lasciato attaccati dopo la fioritura di giugno e luglio, si sono fatti da rosa a verdi, ora sono rossi come se volessero salutare prima di andare a nanna.
Il giardinetto della citta' bassotto e' tutto all'ombra, le figlie della mia pianta lo popoleranno appena arrivera' la stagione delle talee.
Le olive sono tante, mezze verdi e mezze nere. Due alberelli su tre, compreso quello che un giorno fu un bonsai che ho lasciato crescere in un vaso da pianta normale, sono carichi di frutti grossi e sani, che stacchero' dolcemente per il primo raccolto della mia vita. L'anno scorso persi tutto con una grandinata d'agosto.
Oggi ho studiato tutti i siti del mondo e ho deciso di farle in salamoia. Seguo la ricetta di un forum di cuoche, in cui sono entrata in punta di piedi leggendo in silenzio, per non essere cacciata per incompetenza manifesta.
Ecco quello che ho capito: mercoledi' porto le olive nella citta' bassotto e le metto a bagno, dove devono stare a perdere l'amaro fino al primo di dicembre, cambiando l'acqua tutti i giorni (o almeno dal lunedi' al venerdi', data la giardiniera pendolare).
Poi tre mesi di acqua e sale: prima 100 grammi per litro in un barattolo chiuso al buio dell'armadio, poi 120 grammi per litro, poi 60 grammi e si possono mangiare.
Vi tengo aggiornati sugli esiti, incrociamo le dita e speriamo di leccarcele a marzo.
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